Pericoli nel web (lettura)

Pericoli nel web (lettura)

Quotidianamente usi cellulari, tablet, smartphone, computer sia a scuola che fuori. Per quanto riguarda l’uso di questi strumenti a scuola, sarai a conoscenza del fatto che il regolamento scolastico disciplina l’utilizzo dei cellulari e degli altri strumenti informatici. In generale tale uso è consentito per fini strettamente scolastici, quale la registrazione delle lezioni. Ricordati tuttavia che non si possono fare registrazioni in genere, diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone interessate. In particolare non puoi usare musica, canzoni, poesie, video ecc..., protette dal copyright a meno che non si tratti di breve citazioni correttamente attribuite. Ad esempio puoi citare piccoli estratti di post altrui, linkare liberamente i post e i siti che vuoi, pubblicare piccole miniature. Devi assicurarti tuttavia che sia chiaro ai lettori che non è tuo il materiale, per cui devi citare la fonte e la provenienza e fare in modo che i visitatori, che leggono la tua affermazione, possano risalire al sito che l’ha prodotta. E’ opportuno che tu sappia che la reputazione di un individuo applicata ad internet diventa pubblica e poco controllabile. E’ una traccia di noi che rimane indelebile nel tempo al punto che le aziende, in vista delle assunzioni di lavoro, possono accedere a tali informazioni. E’ quindi fondamentale preoccuparsi della propria reputazione on line attraverso un’attività periodica di monitoraggio della rete e verifica delle informazioni presenti nei social network più utilizzati, come per esempio facebook, twitter, netlog…. . Tieni presente che i messaggi sono normalmente accessibili a tutti e questo può comportare dei rischi, se non addirittura farti incorrere in reati. I reati che possono essere commessi con il cyberbullismo sono numerosi e diversi. Tra i più frequenti ricordiamo: il reato di ingiuria, minaccia e molestia (art. 612 cp), gli atti persecutori/stalking (art. 612 bis cp), la violenza privata ( art. 610 cp), la produzione, detenzione e cessione di materiale pedopornografico e i reati contro la privacy (legge 547/93 e successive modifiche), ecc. …. A titolo di esempio ricordati che costituiscono dei veri e propri reati le riprese di violenze reali su coetanei fatte con videotelefonini e pubblicate su siti di videosharing, o riprese di danneggiamenti e comportamenti irresponsabili diffusi su siti internet, nonché momenti privati e situazioni sessuali diffusi anche con mms. Secondo la polizia postale, esiste anche un’altra tipologia di cyberbullismo più sofisticata che può concretizzarsi in veri e propri reati quali il reato di molestia, come la spedizione ripetuta di materiale insultante, oppure il reato di denigrazione, come “parlare male” di un’altra persona per danneggiare la sua reputazione, o il reato di sostituzione di persona, cioè “farsi passare” per un’altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi allo scopo di screditare l’immagine altrui. Ogni giorno sentiamo parlare di nuove minacce informatiche a causa delle quali è possibile restare vittima di furti di dati sensibili, di molestie e di atti persecutori come lo stalking, il bullismo ecc... Sono tutte situazioni e comportamenti a rischio che in parte possono essere evitati con la prevenzione. In primo luogo la tecnologia mette a disposizione strumenti tecnologici come gli antivirus, che hanno il compito di scovare il malware, firewall e di filtrare i pacchetti in arrivo dalla rete e strumenti come il software per il controllo da parte dei genitori. Fra le tutele tecnologiche rientrano anche la costruzione di password complesse nonché l’impostazione di livelli alti di protezione del browser e dei social network. Non bastano gli strumenti tecnologici per tutelarci; la prevenzione comprende anche l’informazione, la consapevolezza e il confronto con adulti, persone esperte e anche il confronto con i compagni. E’ opportuno, inoltre, non dare mai informazioni a sconosciuti e non accettare appuntamenti in rete. Se la prevenzione non basta e ci troviamo coinvolti nei reati del web, parlane con un adulto: genitore o persona di tua fiducia che ti aiuterà a denunciare. In questo caso è opportuno collegarsi al sito della polizia postale nello spazio dedicato alle denunce e, previa registrazione, denunciare l’accaduto ed in seguito presentarsi di fronte ad ufficiale di polizia giudiziaria per formalizzare la denuncia.

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